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Una vacanza silana

Tra neve e foreste

 

di Vincenzo Pitaro

 

 

Ciricilla, Trepidò, Lorica, Camigliatello, Fago del Soldato, Gambarie d’Aspromonte. Una natura ancora incontaminata.

Qui una vacanza invernale significa anche evitare le classiche mete del turismo di massa. Una vacanza tranquilla e indimentica­bile arricchita da piatti locali (raffinati e genuini), con una gastronomia ricca di pietanze gustose e di vini rinomati.

Da molto tempo si parla di queste zone come fonte di grande interesse naturalistico, ambientale e di sviluppo socio-economico.

Da diversi anni si assiste ad un continuo affluire di un sempre più crescente numero di persone che condividono il grande valore naturalistico.

Le caratteristiche sono tali da incontrare i visitatori sia nel periodo invernale (con l’attività dello sci), sia in altre sta­gioni, con suggestive escursioni fino alle alte quote.

Lo sci e l’escursionismo trovano l’ambiente ideale in queste zone, con caratteristiche d’innevamento, a volte, da dicembre fino a marzo inoltrato.

Lo sci, si sa, offre a persone dei due sessi (anche se in età non più giovanile e senza precedenti attività atletiche), la possibi­lità di avvicinarsi ad uno sport sulla neve.

L’intimo rapporto che si crea tra il visitatore e la natura (boschi e radure d’indescrivibile bellezza e suggestione), rap­presenta inoltre un grandissimo richiamo per quanti cercano un rifugio ed un felice impiego del tempo libero, lontano dall’alie­nante convivenza imposta dalla vita cittadina.

A tutto ciò, si aggiunge la possibilità di inoltrarsi in paesaggi innevati davvero incantevoli, percorrendo strade o sentieri regolarmente sistemati, battuti con il battipista e assistiti con personale qualificato.

Insomma, una vacanza invernale in Calabria davvero «in». Una vacanza indimenticabile sulla neve, in zone fiabesche, fuori dal «gregge» del conformismo.

Le strutture? Oltre ad ammirare e scoprire «angoli» dalle mille bellezze, la Calabria d’inverno offre al turista la possibilità di soggiornare in alberghi o in villaggi che garantiscono una moderna concezione della vacanza. Appartamenti con una grande varietà di tipologie, che vanno dai due posti-letto in monolocale ai nove in appartamenti a due o tre piani, quasi tutti dotati di terrazzo ed esposti a sud in pieno sole.

Una vasta gamma di servizi, completa poi il quadro della situa­zione: organizzazione di gite, escursioni, varie attività sporti­ve, spettacoli teatrali, musicali, etc.

Quest’anno, per giunta, da queste parti, si registra una politica nuova per la stagione invernale. I prezzi, finanche a Natale e Capodanno, sono più che invitanti. Le tariffe per una settimana bianca - ci è stato assicurato da più parti - sono perlopiù rimaste quelle dello scorso anno o quantomeno hanno subito un ritocco del solo 5 per cento.

Per cui, non resta che cogliere l’invito.

Un primo itinerario potrebbe partire da Catanzaro. Appena venti­sette chilometri e già si è a Ciricilla (comune di Taverna) e quindi a Trepidò.

Sempre nella Sila Piccola, sulle rive dell’Ampollino, ora anche in autostrada. Una volta raggiunto l’abitato si può prendere la cabinovia per salire sul monte Curcio, da cui si domina buona parte della Sila.

Un altro panorama bellissimo si può osservare dal monte Botte Donato, la cima più elevata della zona (m. 1.928), a cui si può salire percorrendo la strada per Lorica.

Nel Reggino, infine, non rimane che Gambarie, nel comune di Santo Stefano d’Aspromonte, dove si possono pure praticare piste di risalita.

Tutto qui? Inverno uguale neve? No! Per chi non ama sciare, la Calabria (il cui turismo, come si vede, non è legato soltanto al mare d’estate) offre molti altri posti invernali, più o meno noti, con tutte le attrattive per una vacanza in relax.

Da Serra San Bruno a San Giovanni in Fiore e oltre, fino a Silva­na Mansio (frazione di Serra Pedace, a cinquanta chilometri da Cosenza) non c’è che l’imbarazzo della scelta.

Questa terra (a cui, finora, è mancata una vera e propria promo­zione turistica invernale) ha un suo fascino anche d’inverno un po’ dovunque. Un fascino, ancora, tutto da scoprire.

«Conoscevo la Calabria per via del suo mare stupendo», disse una volta Adriano De Zan, durante una sua telecronaca al Giro d’Ita­lia, «ma scopro sempre più, di ora in ora, che questa terra ha anche del magnifico verde: montagne, boschi incontaminati e centri pittoreschi che non possono non affascinare!».

 

 

(Vincenzo Pitaro su Calabria, mensile di notizie e commenti del Consiglio regionale, n° 111 - Gennaio 1995)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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